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Il NAS: archiviazione dati e non solo

Di passi in avanti sul modo di archiviare dati, accedere, trasferirli da una parte all’altra ne sono stati fatti moltissimi. Audiocassette per memorizzare i giochi del Vic20 o del Commodore 64, per poi passare a sistemi a floppy disk, pen drive o flash drive, CD e DVD ed hard disk esterni. Ciascuno all’avanguardia nell’epoca in cui è stato in auge, ciascuno con i propri pregi ed i propri difetti quanto a praticità di trasferimento, capacità di memorizzazione ed affidabilità a preservare i contenuti. Già avevamo fatto cenno nella newsletter del 14 settembre scorso ai vari dispositivi (cfr http://www.borda.it/promo/140926b.htm )

Sistemi al momento più evoluti ma soprattutto affidabili sono i NAS, il cui termine nasce dall’acronimo di Newtork Attacked Storage. Una spiegazione del dispositivo si può trovare in http://it.wikipedia.org/wiki/Network_Attached_Storage . Il dispositivo è connesso alla propria rete domestica o aziendale come una qualsiasi altra periferica di rete, ma presenta, rispetto ai precedenti, vantaggi non indifferenti nei termini in cui diventa importante l’archiviazione, la condivisione e l’utilizzo anche a distanza dei propri dati, senza trascurare anche il consumo elettrico.

Collegamento in rete: quando si pensa a rete, si pensa ad azienda. Al giorno d’oggi ormai il concetto di rete si trova, anche senza rendersene conto, in ambiente domestico. Nella stessa famiglia sono disponibili più computer e/o notebook e/o tv collegabile ad internet e nel momento stesso in cui condividono la stessa connessione per la navigazione, cominciano a costituire una piccola rete locale. Il NAS è un sistema applicato alla propria rete su cui tutti possono archiviare i propri dati e, impostando livelli di protezione, consentire o meno agli altri di condividerli.

Affidabilità di memorizzazione. Il NAS non è solo una unità di memorizzazione esterna collegata alla rete, ma può essere considerato un sistema di archiviazione vero e proprio. Al suo interno possono essere montati due o più hard disk della capacità desiderata configurati in maniera tale da contenere l’uno la copia dei dati dell’altro. In questo modo, qualora uno dei dischi si guasti, il secondo disco continua a memorizzare i dati senza alcuna perdita. Sotto questo aspetto ci sono due sostanziali differenzi rispetto ad un hard disk esterno USB. Quando l’hard disk esterno si danneggia, è necessario ricorrere a ditte specializzate per il recupero dei dati, nel NAS, invece, essendoci copia speculare dei dati nei due dischi, se uno si guasta, l’altro funzionante memorizza copia speculare dei contenuti, conservando quindi tutti quanto abbiamo registrato. Il NAS inoltre integra una funzione di monitoraggio dei propri hard disk allertandoci preventivamente anche quando l’affidabilità degli stessi può venire meno anche solo parzialmente.

Capacità di memorizzazione. Possiamo dire che non ci sono limiti. Rispetto agli hard disk esterni, raggiungono e possono superare la capacità di memorizzazione. I NAS consentono l’installazione e la configurazione dei propri dischi interni in maniera da figurare come somma delle capacità dei singoli dischi che li costituiscono. Sta all’utente decidere le capacità degli hard disk da installare al suo interno e la modalità di configurazione, dimostrando, sotto questo aspetto, ampia libertà di configurazione.

Ingombro. Un NAS è ingombrante approssimativamente quando due hard disk esterni USB da 3,5”, per cui meno pratico da portare con sé. Al contrario, offre affidabilità e funzioni che non sono per nulla presenti nei classici hard disk esterni e convincono molti a scegliere questo sistema di memorizzazione rispetto a quelli tradizionalmente conosciuti.

Praticità di trasferimento. Mentre il classico hard disk esterno USB può essere fisicamente portato con sé, solitamente il NAS rimane collegato alla rete in cui viene configurato. Se sotto questo aspetto il NAS può essere considerato scomodo perché fisicamente non pratico da trasportare quanto un hard disk USB, dall’altra invece, con semplice configurazione dello stesso e del modem della rete a cui è connesso è possibile accedere in maniera protetta ai contenuti da qualsiasi parte del mondo ci si colleghi. Il vantaggio diventa quindi che è possibile prendere possesso dei propri documenti o dei propri file da remoto, purché dove ci si trova ci sia un collegamento ad internet.

Confronto di affidabilità con un hard disk esterno. L’affidabilità di memorizzazione del NAS è decisamente superiore sotto molti aspetti. Il primo di tutti è la memorizzazione in mirroring: la copia automatica nel secondo disco dei dati al proprio interno consente di disporli comunque qualora uno dei due manifesti cedimenti. I dischi al proprio interno sono costantemente monitorati tramite il meccanismo S.M.A.R.T. La trasportabilità di un disco è il fattore che aumenta la probabilità di danneggiamento a causa di urti: proprio perché solitamente non è soggetto trasbordi la probabilità di danneggiamento per urto è infinitamente inferiore rispetto ad un hard disk esterno.

Accesso da remoto. Il collegamento ad una rete che dispone di collegamento ad internet permette di creare un cloud personale gratuito di capacità limitata solo ai dischi che sono installati nel NAS. Una comodità non da poco per avere disponibili senza alcuna spesa tutti i propri file in qualsiasi parte del mondo ci si trovi.

Ulteriori funzioni. Un NAS a tutti gli effetti è una microstazione di rete che oltre alle funzioni di backup può svolgere anche funzioni di download, di gestione di musica, foto e video. Far compiere il download al NAS anziché ad un PC dedicato fa risparmiare molta e molta energia elettrica. Se la TV è collegata alla rete, il NAS è un ottimo DLNA Media Server da cui possono essere pescati i film da vedere, oltre che Music e DJ Station, Print Server ed altro ancora.

Consumo di un NAS. Quando viene applicato ad elettrodomestico alla rete elettrica, non viene mai considerata la sua incidenza in bolletta elettrica. Sarebbe buona cosa farlo per qualsiasi apparecchio che si intende utilizzare non tanto per questione maniacale, quando per rapportare correttamente benefici e costi. Il consumo dichiarato dal costruttore per esempio per il QNAP TS-212P è di 13 watt: come o meno di una lampadina. Un PC dedicato al download consuma già molto e molto di più.

Costo. Dipende dalla configurazione scelta, ma in linea indicativa molto e molto meno di un recupero dati da un hard disk danneggiato, molto meno di un PC dedicato al download senza calcolare tutto il consumo elettrico non computato che il PC induce. Se poi si affiancano le ulteriori funzioni che il NAS integra si vede che il costo è molto basso rispetto ai benefici ed alle potenzialità che ingloba.

 


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