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Finalmente aperta via Rovigo

Dopo tanti e tanti anni è stato finalmente aperto al transito dei veicoli l’accesso alla Zona Artigianale Este2 da via Zuccherificio.

In pratica chi proviene da Monselice, dall’area dell’ex zuccherificio e dallo svincolo della superstrada Monselice-Mare in località Deserto può raggiungerci molto più rapidamente, con risparmio di tempo e di carburante.

Due articoli, uno su "Il Gazzettino di Padova" e uno su "Il Mattino di Padova" ( http://www.borda.it/pdf/viarovigoaperta.pdf ) danno la notizia. Nell’articolo de "Il Gazzettino" si parla di "tombini sporgenti ... rimessi in quota" e "marciapiedi ... tirati a lucido". Beh, sembra quasi che la piccola Salerno-Reggio Calabria estense sia stata resa operativa dopo due decenni di stasi con investimenti degni del passaggio dei reali d’Inghilterra.

Nulla di tutto questo: in sostanza con asfalto a freddo sono stati resi più dolci gli spigoli netti della sporgenza dei tombini tanto che è stato posto il segnale di pericolo per la presenza di dossi. La lucidità dei marciapiedi è tornata con una efficace ramazzata e i pozzetti dei lampioni sono stati chiusi con dei quadri di cemento di dubbia sicurezza. Inoltre, anche se non riportato direttamente negli articoli, è disponibile un ampio parcheggio immerso nel verde a disposizione degli utenti del Bacino PD3.

Finalmente. Si possiamo dire che finalmente è stato aperto. Ma quanto è costata l’apertura di un tratto di strada lungo 500 metri?

All’amministrazione comunale in termini economici, non molto, considerando che la sostanza dell’opera è ruotata sulla pulizia dell’area, lo spostamento dei cubi di sbarramento per evitare lo stazionamento di nomadi e la loro colorazione per una maggiore visibilità ai veicoli in transito e il disegno della segnaletica orizzontale. Le opere sono diventate possibili solo quando le indagini geologiche hanno sentenziato che il transito dei veicoli non altera lo stato del sottosuolo. Questa conclusione più che mai ovvia era già stata proposta alla pubblica amministrazione nella petizione presentata nel dicembre del 2009 (vedi http://www.borda.it/promo/091030a.htm) !

In termini di spesa distribuita ai cittadini estensi e non, il valore del carburante buttato al vento con il conseguente inutile inquinamento è stato dell’ordine di 100.000 euro. A questo ovviamente va aggiunto anche il relativo disagio per arrivare a destinazione con un tragitto molto più vizioso (vedi http://www.borda.it/promo/091113a.htm).

Ringraziamo comunque l’amministrazione comunale di Este per il conseguimento di un risultato a cui nessun altro è giunto in precedenza.

 


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