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Consumi visibili e sprechi invisibili

Diamo per scontato che gli apparecchi elettrici consumino energia elettrica ed incidano nella bolletta: se per svolgere la sua funzione deve rimanere acceso, per forza poi ce lo ritroveremo in bolletta.

Questo però è un modo di ragionare abbastanza superficiale senza renderci conto che comunque, nel contesto del risparmio energetico e della tutela dell’ambiente, accanto al consumo considerato più che ovvio ci può essere una parte di energia consumata inutilmente. E’ lo spreco invisibile.

Un paio di esempi per scalzare quando può essere dato per scontato. Con un rapido calcolo approssimato si trova che chi acquista un’utilitaria, percorsi 150.000 chilometri, ha speso più in carburante che in veicolo (http://www.borda.it/promo/050506c.htm). Un frigorifero nella sua vita di funzionamento consuma oltre 1.000 euro di elettricità. Un dispositivo (auto o elettrodomestico) di pari prestazioni con efficienza maggiore ci fa risparmiare cifre significative.

L’efficienza energetica degli apparecchi, ma anche la scelta di apparecchi con prestazioni e consumi adeguati alle esigenze che devono svolgere sono un passo significativo per il risparmio energetico e la lotta agli sprechi invisibili.

Non tutti gli applicativi richiedono computer di grandi prestazioni: per esempio i PC utilizzati per download, i computer dedicati a postazioni per presentazioni multimediali continue o dedicati ad applicativi web sono il tipico caso di macchine che non necessitano di particolare potenza e rimangono accesi per molte e molte ore. Uno spreco invisibile che può essere eliminato.

Gli elementi che possono aiutare a capire rapidamente quanto consuma un apparecchio sono due:

- la potenza dell’alimentatore installato: un alimentatore è dimensionato per sopportare i consumi dei dispositivi a valle;

- la presenza e la dimensione dei dissipatori e delle ventole, dimensionati a seconda del calore generato; un dispositivo che necessita di un notevole raffreddamento a sua volta ha un notevole consumo.

Nel periodo estivo l’inconveniente calore si riflette negativamente nella bolletta: per asportare una quantità di calore maggiore il climatizzatore deve funzionare di più. Un altro spreco invisibile da eliminare.

Esistono dei PC con consumi ridottissimi (alimentatore con potenza massima di 250 watt e processore raffreddato con dissipatore di ridotte dimensioni e senza ventola) che, con costi contenuti (costano meno di 250 euro), assicurano prestazioni adeguate alle esigenze ed un risparmio significato sulla bolletta elettrica e aiutano silenziosamente (meno ventole significa anche meno rumore) a ridurre gli sprechi invisibili.

Il confronto tra i due diversi dissipatori, uno più grande e l'altro più piccolo, uno attivo con ventola e l'altro passivo, possono dare meglio l'idea della differenza di consumo tra un PC standard e uno a basso consumo.

 


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