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Per non restare in bolletta ...

Da una decina d’anni, cioè da quando sono entrate nel mercato varie compagnie telefoniche a fare concorrenza a Telecom, la domanda che ci si pone continuamente è quale sia la compagnia telefonica più conveniente.

Le offerte si susseguono continuamente e ogni nuova proposta di contratto si propone come la più conveniente di tutte le precedenti e decisamente migliore di quelle della concorrenza.

Ma è proprio così? E tutto l’oro che viene amplificato in pubblicità è proprio così lucente?

La prima cosa che da subito ci dovrebbe far riflettere è la tanto acclamata "rimozione del canone Telecom": molti utenti che sono passati in maniera esclusiva alla compagnia concorrente non si sono più trovati questo canone tanto odiato (finalmente) trovandosi però un importo fisso in ogni bolletta ... non si chiama più canone Telecom ma con un nome differente è sempre un canone fisso da pagare anche se non si fanno telefonate. Meglio dire "sostituiamo il canone Telecom con un canone alternativo".

E se il servizio offerto non è secondo le aspettative ... d’istinto si passa alla disdetta del contratto. C’è una beffa dietro l’angolo: disdire il contratto con alcune compagne prima della scadenza del contratto comporta il pagamento di una penale! Come? Se il servizio funziona, paghi per quanto stai usufruendo; se il servizio non ti funziona, paghi ugualmente per toglierti dai piedi l’operatore indesiderato.

Un altro Il suggerimento che diamo, nel caso si intenda valutare qualche offerta è quello di approfondire attentamente l’offerta in tutti i dettagli. In particolare, porre bene attenzione al termine di scadenza del contratto ed alle penali in cui si potrebbe incorrere per disdetta anticipata e verificare quanto comprende l’offerta e quanto costano poi i servizi ausiliari aggiunti ... per non restare in bolletta.

Per inciso, cosa vuol dire e da cosa si origina restare in bolletta? L’origine sembra proprio nostrana e collegata al Ghetto della città di Padova. In questo link http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=9162 può essere ritrovata l’origine nel passaggio "Arnaldo Fusinato ricorda l'origine del modo di dire "restare in bolletta": gli studenti senza soldi vendevano il loro mantello nel ghetto in cambio del quale ricevevano una carta bollata (bolletta)".

 


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