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Windows Vista, un successo?

Il lancio dell’ultimo nato di casa Microsoft, Windows Vista, ha fatto un certo clamore, sia per quanto riguarda l’attesa (sei anni dal precedente Windows XP), sia per quanto per le innovazioni che avrebbe avuto in sé.

Fattostà, invece, che un’analisi sul punto attuale della situazione presenta una fotografia non particolarmente rosea, che porta in sé alcune considerazioni comunque già anticipate da come si mostravano già le cose sin dall’inizio.

Un articolo pubblicato su Punto Informatico di Luca Annunziata (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2073554) illustra in una sintesi molto precisa e chiara alcuni aspetti del mancato successo dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft.

Già sin dall’inizio, correva una certa perplessità sulla stabilità del sistema operativo: questa cosa rimane confermata, almeno per ora, fintantoché non sarà uscito il Service Pack 1. Questo pacchetto di aggiornamento, annunciato già da mesi, non è ancora stato rilasciato ufficialmente, se non in versione beta da testare. Il ritardo (pensiamo comunque che il rilascio del Service Pack 1 era annunciato per agosto 2007) ovviamente è correlabile alla complessità dei problemi da risolvere.

L’orientamento del mercato sembra comunque rivolto a Windows XP anche per la probabilità che alcuni programmi non siano pienamente compatibili con Windows Vista. Questo orientamento viene in parte determinato anche dagli apprezzamenti o meno degli utenti; infatti due produttori di PC, sebbene in maniera differente, si adeguano alle richieste, l’una immettendo nel mercato prodotti con Windows XP, l’altra "concedendo" l’installazione di XP senza che venga invalidata la garanzia.

Circa quest’ultima azienda, l’affermazione "potete tornare indietro a Windows XP senza invalidare la garanzia" risulta peraltro molto discutibile: la garanzia tutela dai eventuali problemi che possa presentare l’hardware e non può essere in alcun modo limitata o invalidata solo perché viene installato un software o un sistema operativo differente da quello dato a corredo con il prodotto. Semmai ci dovessero essere incompatibilità tra il software che l’utente desidera installare e hardware acquistato, il produttore non può essere ritenuto responsabile ma non ha alcun diritto a limitare o condizionare la garanzia (= tutela dell’utilizzatore sulla qualità dell’hardware) appellandosi all’installazione di un software differente da quello preinstallato in origine. Come non bastasse il secondo produttore usa anche l’affermazione "se non siete pronti per Vista": cosa sta a significare? Che l’acquirente che non è disposto ad "adeguarsi" al nuovo sistema operativo è "informaticamente bocciato"?

Per quanto riguarda i numero delle licenze vendute del nuovo sistema operativo, sono da analizzare i due canali attraverso cui il prodotto viene acquistato dall’utente:

- vendita per acquisto "volontario" da parte dell’utente (il cliente compra di proposito il pacchetto): rispetto a Windows XP, Windows Vista nei primi sei mesi di lancio ha venduto il 60% in meno;

- vendita per acquisto "coatto" (il cliente si trova ad acquistare per forza Vista perché abbinato al PC che desidera acquistare): non può essere vantata come successo la vendita se il cliente si trova ad acquistare in maniera obbligata e non libera. In questo gruppo comunque si trovano anche utenti che hanno acquistato un PC contenti di Windows Vista abbinato.

Già in un articolo della newsletter del 15/06/2007 (http://www.borda.it/promo/070615c.htm) abbiamo affrontato il problema di poter scegliere liberamente il sistema operativo del proprio PC indipendentemente dall’hardware: per esempio, una recente sentenza di un tribunale francese ha dato ragione ad un utente imponendo il rimborso del prezzo del software preinstallato non desiderato (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=2071495). La speranza è che il mercato sia più trasparente nella vendita verso i clienti, distinguendo l’offerta dell’hardware dall’offerta del software e lasciando piena libertà all’acquirente di scegliere cosa acquistare e cosa non acquistare; questa strada è quella che riteniamo più seria e sincera verso il cliente, vendendo il vaso se serve solo il vaso, i fiori se si desiderano solo i fiori, entrambi se si vuole la composizione completa.

 


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