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Un cocktail per l’ambiente: il motore della nostra auto

Iniziamo con una serie di articoli che ci aiutano a salvaguardare l’ambiente ed il nostro portafoglio pur usando l’auto. Partendo da una spiegazione di base, arriveremo anche a riparare un’auto ... con uno stereo rotto.

Chi non ha un’auto? E’ difficile dirlo, manca poco che ci sia un’auto per ogni soggetto maggiorenne.

I due "drammi" di avere un’auto sono il costo del carburante e l’inquinamento.

Il costo del carburante, ahimè, ci viene imposto: l’auto ci serve e ci dobbiamo adeguare al suo prezzo.

L’inquinamento dipende per certi aspetti dal costruttore (rendimento del motore) e non possiamo intervenire in alcun modo; per altri dipende da noi (condotta di guida, buona messa a punto del motore).

E’ ovvio che il nostro viaggiare fa bere all’ambiente una certa quantità di gas di scarico: non solo, la bibita che offriamo all’ambiente può avere anche un certo grado di qualità.

Prima di tutto spieghiamo la "filosofia" del motore e comunque la filosofia della macchina termica. Una macchina termica trasforma l’energia termica (il calore) in lavoro (movimento del veicolo). L’energia termica si sviluppa con la combustione del carburante. Il primo "limite" di questa trasformazione è che solo una parte di questa energia va finire in lavoro utile, la restante viene dispersa e diventa irrecuperabile: entra in gioco il "rendimento" cioè il rapporto tra l’energia "utile" e la quantità di energia sprigionata dal carburante.

Per comprendere meglio il rendimento usiamo il seguente esempio. In una caraffa c’è dell’acqua (energia imprigionata nel carburante) da versare dentro una bottiglia (energia utile): nel travaso parte dell’acqua non entra nella bottiglia (energia dispersa). L’aumento del rendimento si può ottenere, nel nostro esempio, con un imbuto che aiuta a convogliare l’acqua dalla caraffa alla bottiglia, riducendo, fino ad eliminare completamente le dispersioni. Nelle macchine termiche il rendimento è migliorabile solo fino ad un certo limite: una parte dell’energia andrà sempre dispersa. E’ uno dei principi inviolabili della termodinamica.

Non dobbiamo confondere rendimento con potenza: il rendimento è l’efficienza con cui viene estratta l’energia dal carburante per ottenere quella utile, la potenza è la quantità di lavoro che ci viene fornita nell'unità di tempo.

Noi non possiamo intervenire direttamente nel rendimento del motore perché dipende dagli ingegneri progettisti. Possiamo però agire scegliendo un veicolo che consuma meno: infatti è fuori discussione che se un veicolo consuma meno, immette nell’ambiente una minore quantità di gas di scarico.

 

     

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